R.S.M Titanic il film e la storia vera
  Il Britannic
 

HMHS Britannic

 

 
HMHS Britannic

La nave-ospedale Britannic.
Descrizione generale
[[Image:|50x25px|]]
Tipo  Transatlantico
Classe  Olympic
Numero unità {{{numero_unità}}}
Costruttori  {{{costruttori}}}
Cantiere  Harland and Wolff, Belfast.
Matricola   
Ordine  {{{ordinata}}}
Impostazione 30 novembre 1911
Varo  {{{varata}}}
Completamento   
Entrata in servizio  26 febbraio 1914
Proprietario  White Star Line
Radiazione   
Destino finale  Naufragato il 21 novembre, 1916.
Caratteristiche generali
Dislocamento  t
Stazza lorda  48.158 t
Lunghezza  275 m
Larghezza  28 m
Altezza  m
Pescaggio  m
Profondità operativa  {{{profondità_operativa}}} m
Ponte di volo   
Propulsione  {{{propulsione}}}
Velocità  22 nodi
Autonomia   
Capacità di carico   
Numero di cabine  {{{numero_di_cabine}}}
Equipaggio   
Passeggeri   
Equipaggiamento
Sensori di bordo   
Sistemi difensivi   
Armamento   
Corazzatura   
Mezzi aerei   
Note
Motto   
Soprannome   
 

Il Transatlantico HMHS Britannic fu il fratello del Titanic e dell'Olympic. Fu costruito a Belfast nel cantiere Harland & Wolff, il più grande cantiere navale dell'Irlanda del nord, con acciaio proveniente dalla Scozia.

I tre stupendi Transatlantici erano stati ideati da Joseph Bruce Ismay, amministratore delegato della White Star Line e Lord James Pirrie, socio dei cantieri navali Harland & Wolff. Il Britannic era il più grande dei tre e anche il più sicuro, essendo stato progettato per resistere ad un incidente simile a quello del Titanic. La costruzione iniziò il 30 novembre 1911 e la nave avrebbe dovuto essere battezzata come Gigantic, ma la tragedia del Titanic - avvenuta mentre i lavori erano in corso - obbligò i costruttori a "moderare i toni" nella scelta del nome.

I nomi designati per le tre navi gemelle, ispirati alle potenze della mitologia greca, rispecchiavano il periodo di positivismo tecnico di matrice ottocentesca che si respirava nei primi anni del nuovo secolo. Dopo l'affondamento del Titanic i lavori di costruzione del Britannic furono interrotti per cercare di eliminare la vulnerabilità che aveva causato la catastrofe; il progetto fu modificato per resistere ad un allagamento di un maggior numero di compartimenti stagni. Fu rafforzato lo scafo e migliorato il sistema di bracci e carrucole per lo sgancio in mare delle scialuppe, sebbene il numero delle scialuppe fosse lasciato invariato. Come sul Titanic, infatti, erano sufficienti solo per un terzo delle persone trasportabili. Le leggi dell'epoca prevedevano per le navi con stazza superiore a 10.000 tonnellate l'obbligo di mezzi di salvataggio per almeno un terzo del totale delle persone trasportabili.

Il Transatlantico fu varato il 26 febbraio 1914. Era lungo 275 metri e largo 28, aveva una stazza di 48.158 tonnellate ed era dotato di un propulsore a vapore a quattro cilindri contrapposti invertibili più una turbina Parson a bassa pressione che alimentava le 3 eliche, 2 esterne a 3 bracci e una centrale a 4 bracci. 29 Caldaie, alimentate da 159 fornaci a carbone producevano una potenza 50.000 cavalli vapore, che permettevano alla nave di raggiungere la velocità di 22 nodi (pari a 40,7 km/h).

Poco dopo il varo, all'inizio della prima guerra mondiale fu requisito dalla Royal Navy e convertito in nave ospedale esercitando compiti di soccorso tra il 1914 e il 1916; di qui il prefisso HMHS, sigla di Her Majesty Hospital Ship.

Il Britannic fu affondato il 21 novembre 1916 da una mina navale tedesca al largo dell'isola di Kea, nel mar Egeo, pur riportando chiaramente le croci di soccorso che la contraddistinguevano come nave ospedale. L'esplosione che squarciò la nave si verificò in prossimità della zona macchine. Nonostante lo scafo fosse rinforzato, l'ingente danno lo fece affondare irrimediabilmente in 55 minuti, affondò prima prua e poi poppa, quando le eliche furono appena fuori dall'acqua, la HMHS Britannic si inclinò brevemente verso destra per poi rovesciarsi in mare .

L'affondamento causò la morte di 30 persone. La nave era scortata da altri mezzi navali che riuscirono a salvare 1070 persone. Alcune testimonianze non confermate da fonti ufficiali riportano che l'esplosione fu esacerbata da materiale esplosivo trasportato a bordo (non necessariamente destinato ad uso bellico) sebbene la nave fosse solo un mezzo di soccorso.

Storie leggendarie sulla maledizione dei tre colossi della White Star Line notano che al momento dell'esplosione l'infermiera Violet Jessop lavorava sul Britannic; ella era anche a bordo dell'Olympic, speronato dall'Hawke, e soprattutto, faceva anche parte dell'equipaggio del Titanic.

 
  Gli amanti del TItanic 280935 visitatoriGrazie di aver visitato il mio sito....By Ilaria  
 
Questo sito web è stato creato gratuitamente con SitoWebFaidate.it. Vuoi anche tu un tuo sito web?
Accedi gratuitamente