R.S.M Titanic il film e la storia vera
  L'Olympic
 

RMS Olympic

 

 
RMS Olympic

L'RMS Olympic, il 31 maggio 1911.
Descrizione generale
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Tipo  Transatlantico
Classe  Olympic
Numero unità {{{numero_unità}}}
Costruttori  {{{costruttori}}}
Cantiere  Harland and Wolff, Belfast.
Matricola   
Ordine  {{{ordinata}}}
Impostazione 31 marzo 1909
Varo  {{{varata}}}
Completamento   
Entrata in servizio  14 giugno 1911
Proprietario  White Star Line
Radiazione   
Destino finale  Ritirata a Southampton.
Caratteristiche generali
Dislocamento  t
Stazza lorda  45.324 t
Lunghezza  269 m
Larghezza  28.2 m
Altezza  52 m
Pescaggio  10.5 m
Profondità operativa  {{{profondità_operativa}}} m
Ponte di volo   
Propulsione  {{{propulsione}}}
Velocità  23 nodi (43 km/h)
Autonomia   
Capacità di carico   
Numero di cabine  {{{numero_di_cabine}}}
Equipaggio  899
Passeggeri  {{{passeggeri}}}
Equipaggiamento
Sensori di bordo   
Sistemi difensivi   
Armamento   
Corazzatura   
Mezzi aerei   
Note
Motto   
Soprannome   
 


L'RMS Olympic era la nave gemella del RMS Titanic e della HMHS Britannic. Si può dire che fu la "sorella fortunata" delle tre, in quanto fu l'unica a seguire una sorte normale e a non affondare. Fu anche la prima ad essere costruita, inaugurando quindi la "Classe Olympic" della rinnovata White Star Line. Le tre navi erano praticamente identiche in lunghezza, larghezza e altezza; l'unica differenza esteriore significativa era la metà anteriore della passeggiata del ponte A, che sul Titanic e sul Britannic era coperta aumentandone conseguentemente la stazza di circa 1.000 tonnellate.

Varata il 20 ottobre 1910, compì il suo viaggio inaugurale il 14 giugno 1911 al comando del capitano Edward Smith, lo stesso che avrebbe condotto il Titanic nel suo fatale viaggio. Anche questa prima traversata, però, non fu del tutto indenne da problemi: l'Olympic infatti quasi affondò un rimorchiatore durante le manovre nel porto di New York.

Altre piccole vicissitudini, tra cui lo speronamento da parte di un vecchio incrociatore nelle acque del Solent - che causarono uno squarcio nella poppa e la perdita di una pala dell'elica - riportarono più volte la nave nel bacino di carenaggio di Belfast, dove il Titanic stava per essere completato. Una bella foto ritrae i due giganti affiancati durante i lavori di ristrutturazione.

Nonostante questo stentato inizio, l'Olympic sopravvisse ai suoi gemelli per 23 anni. Dopo il distastro che colpì il Titanic, passò oltre sei mesi in bacino di carenaggio dove subì un'importante riallestimento: il doppio fondo venne esteso anche alle fiancate e fu aumenato il numero delle scialuppe di salvataggio. Nella primavera del 1913 riprese il mare, sempre sulle rotte del nord Atlantico.

Durante la Grande Guerra fu utilizzata come trasporto navale, sopravvivendo agli attacchi di quattro sommergibili, riuscendo ad affondarne uno, l'U-103, trasportando la bellezza di 119.000 uomini e conquistandosi il nome di "Vecchio Baluardo".

Ritornò sulle rotte oceaniche nel 1920 e nei successivi quindici anni effettuò centinaia di traversate senza alcun problema. Nel marzo del 1935 fece il suo ultimo viaggio a New York, prima di essere venduta, privata degli eleganti interni che erano del tutto simili a quelli del Titanic e demolita.

 
 
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